Fra canti ed allegria tornato è il Carnevale… Noi tutti in armonia danziam: che c’è di male?
Col mago Carnevale obliam tutti gli affanni: è festa! Via i malanni! dobbiam solo gioir! Fuggiam la nostalgia; ognuno lieto sia:
la vita è breve sosta, sorride e fugge via…
Buggiano ideale…
sei giardino di ogni fior!…
Oggi, poi, ch’è Carnevale
sei la gioia… sei la gioia di ogni cor!
Ragazze di Buggiano
– bellezze decantate – su datevi la mano…
or tutte insiem danzate attorno al Re giocondo, sovrano del piacer:
da quando mondo è mondo, non vuole che goder!…
Su, dunque, in allegria, ricantiamo in cor…: “Fuggiam la nostalgia”. Evviva sol l’amor!…
Buggiano ideale…
sei giardino di ogni fior!…
Oggi, poi, ch’è Carnevale
sei la gioia… sei la gioia di ogni cor!
Con le parole del Cavalier Enrico Guerrieri e la musica di Italo Nucci, Buggiano ideale, presentata dal carro La Nevicata, ha vinto il premio come canzonetta ufficiale del Carnevale di Borgo a Buggiano nel 1928.
La festa di quell’anno non ha paragoni nella storia del nostro paese. C’erano già stati corsi mascherati nel 1906, 1908 e 1912 (e forse anche prima), ma in particolare quello del pomeriggio del giovedì grasso 1928, così ben riuscito e in grande stile, è stato per molto tempo ricordato in tutta la Valdinievole.
L’orologiaio del paese si era mascherato da Re del Carnevale, e, salito a Pescia, è sceso alla stazione del Borgo con solenni cerimoniali, una folla festante e un enorme cigno di cartapesta. Poi, su una berlina trainata da sei cavalli, è stato portato lungo le vie del paese, sfoggiando i suoi vestiti sfarzosi, il mantello di ermellino, la corona e lo scettro; insieme al Re del Carnevale, sfilavano ben cinque carri, progettati e allestiti per mesi in piazza del Grano, sui quali si esibivano in balli e canti le maschere, accompagnate da un’orchestra.
C’era l’usanza di tirare i coriandoli, ma anche, caramelle e confetti; alla mia bisnonna piaceva tantissimo veder lanciare fiori dalle finestre, una pioggia multicolore e una ventata di profumo inebriante.
