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Piante, fiori, animali, dolcetti, sorrisi, colori, profumi, chiacchiere, conoscenze, amicizie, amori. Ahhh! La Fiera in Selva era la festa più attesa, anche del Natale.

In occasione della ricorrenza dell’Annunciazione di Maria Vergine, si svolge, da sempre, alla fine di Marzo ed è il tripudio della primavera. Istituita dal buon Salutati, è la festa per tutte le età.

La sorella della cognata del vicino della bisnipote del fratello del mio bisnonno raccontava che per l’occasione venivano costruite delle baracche di canicci, sotto alle quali la gente stava a mangiare due saporite fette di pane casalingo farcite con squisito prosciutto nostrano, annaffiate dai migliori vini della zona.

Nessuno poteva mancare alla festa: se c’era il sole o il vento o la pioggerellina, tutte le rondini della mia famiglia venivano giù dalle colline e svolazzavano in su e in giù per tutto il tratto di strada dove era apparecchiata i banchi, ascoltavano i commercianti che vendevano la loro merce con slogan invitanti e convincenti, si mettevano dietro il banco che vendeva i famosi brigidini di Lamporecchio e facevano delle scorpacciate coi pezzettini di quelli che si rompevano.

(testo di Irene Giacomelli)

    Buggiano

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